Chiacchiere, birra e vecchi amici: è così che, ancora prima che la musica inizi, la seconda serata dell’anno organizzata dal collettivo Turin Moving Parts si scalda e ci fa sentire a casa. Entrare nello Ziggy Club è come entrare in un mondo a parte: suoni il campanello di una scura porta in via Madama Cristina, sali due rampe di scale poco illuminate, apri un pesante portone e ti ritrovi catapultato in un ambiente accogliente, tranquillo ma sempre in fermento.
Primi sul palco i Gordonzola, che ci fanno ingrassare con il loro sound saturo di colesterolo e schitarrate, tale che forse neanche con il pogo durante i SAAM siamo riusciti a smaltire tutto. Il trio suona in perfetta sintonia sul palco dello Ziggy davanti a uno sfondo formaggioso che recita il loro nome, e senza difficoltà fanno muovere tutte le teste e saltellare tutte le gambe.

La loro bio su Instagram li presenta come “Instrumental power trio from Turin – devoted to food”, devozione che hanno saputo trasmettere con simpatia ma senza risultare troppo immaturi. Highlights del loro set sono stati “Rigaton”, un punk-reggaeton dedicato all’omonima pasta, “Tomino Banfi”, autoesplicativo, e “Anguria”, in chiusura, un pezzo lungo diversi minuti dal tono più serio: il frutto è simbolo della resistenza palestinese, a cui la canzone è dedicata.
I SAAM invece con il loro emo-punk ci portano da Genova tenerezza e nostalgia, in un turbine di emozioni accolte e sudate con entusiasmo dal pubblico. Dall’apertura con “Pesca”, singolo del 2020, fino a “Grondaia”, pezzo finale dell’ultimo album Per ogni caduta una terra amata, ogni persona nella sala sembra essere coinvolta in un abbraccio continuo, anche durante i poghi molto partecipati, addirittura dai musicisti stessi.

L’attaccamento e la reciproca ammirazione tra band e pubblico sono stereotipicamente emo, e hanno il loro momento massimo durante “Sandro”, pezzo richiamato tramite un grande lenzuolo con il titolo scritto in azzurro, sbandierato dai più vicini al palco.

Una buona serata ha bisogno di pochi ingredienti: divertimento, rispetto, emozione e amore per la musica e per le persone che abbiamo intorno. Venerdì sera i Gordonzola e i SAAM, grazie all’importantissimo lavoro del Turin Moving Parts e della scena che stanno crescendo e mantenendo in vita, hanno portato un evento che ha decisamente avuto successo.
A cura di Enea Timossi