La marimba, strumento dai suoi suoni caldi ed esotici, e il computer, sono stati uniti in un’insolita combinazione per il concerto “Il mio mondo sonoro” di Daniele Di Gregorio. L’evento, organizzato da Unione Musicale, si è tenuto il 25 febbraio 2025 al Teatro Vittoria di Torino.
Daniele Di Gregorio, percussionista di grande esperienza, ha un background che spazia dalla musica classica al jazz. La sua carriera include collaborazioni con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Claudio Abbado e il Rossini Festival. Durante i suoi studi jazz, Di Gregorio si è innamorato della marimba, attratto dal calore del suo suono ligneo.
Di Gregorio ha utilizzato il computer non per la sintesi elettronica, ma per riprodurre basi pre-registrate. Questa è una pratica comune tra i musicisti delle ultime generazioni per lo studio, anche se spesso molto criticata.
L’artista afferma infatti di voler mettere in contrasto il calore espressivo della marimba con il rigore freddo del computer.
Strutturando l’evento come una lezione-concerto, Di Gregorio ha creato un’atmosfera familiare, alternando l’esecuzione dei brani con spiegazioni sulla marimba e le sue potenzialità.
Il concerto inizia, Di Gregorio entra in sala e comincia immediatamente a suonare senza i consueti inchini e formalità.
Finito il primo brano prende il microfono in mano e comincia la presentazione.
Il brano intitolato “Quando vuoi” è una composizione per due marimbe, con una parte preregistrata riprodotta dal computer.
I brani includono “Viaggio”, un’improvvisazione su un loop ritmico in 7/4, che ha creato un movimento circolare tipico del jazz. “Esercizio in forma di concerto” è stato eseguito come brano fuori programma; ha dimostrato come la marimba possa riprodurre l’intera estensione di un’orchestra, dalle note più gravi ai suoni più acuti.
Altri pezzi erano “Gaslini Song”, dedicato al suo maestro di improvvisazione jazz, “Stella by Starlight”, un classico jazz adattato per marimba e pianoforte e “Sequenza fast”, una composizione estemporanea per trio su loop ritmico basato su una scala ottotonica.
Un brano particolarmente toccante è stato “La leggenda del campo dei fiori”, ispirato alla storia d’amore di Paolo ed Elena, due partigiani attivi durante la Seconda Guerra Mondiale ma che, terminato il conflitto, si lasciano per riprendere ognuno le proprie vite. Di Gregorio crea un’atmosfera malinconica e introspettiva, grazie all’utilizzo di bacchette morbide non tipicamente usate per la marimba .
Il concerto si è concluso con “Tra Occidente e Oriente”, un brano che contrappone la tranquillità della natura alla frenesia urbana, utilizzando la marimba e una base di pianoforte per rappresentare questi temi contrastanti.
L’atmosfera informale della lezione-concerto ha permesso al pubblico di scoprire le molteplici sfaccettature della marimba, uno strumento noto ma spesso sottovalutato, catturando l’interesse del pubblico e suscitando in molti il desiderio di sperimentare personalmente la marimba. Il concerto ha quindi offerto non solo un’esperienza musicale coinvolgente, ma anche un’opportunità di apprendimento e di scoperta.
A cura di Marta Miron