Avevamo riposto tutte le nostre aspettative in una serata cover che risollevasse le sorti di questo Festival, invece anche questa serata ci fa sperare che tutto finisca presto.
Rose Villain con Chiello – “Fiori rosa, fiori di pesco” di Lucio Battisti
Per Chiello l’esibizione non comincia al meglio ma lasciandosi trasportare dal carisma di Rose Villan si scioglie e con il suo stile ci affascina. Che dire di Rose, calorosa e coinvolgente, ci ha dimostrato di essere impeccabile.
Voto: 27
Modà con Francesco Renga – “Angelo” di Francesco Renga
A parte qualche errore di attacco di Kekko tutto nella norma, forse troppo.
Voto: 24 e targa RENGANEK
Clara con Il Volo – “The sound of silence” di Simon and Garfunkel
Chiaramente Clara ha provato a dare alla canzone un’interpretazione personale, invece, come potevamo aspettarci, Il Volo ha fatto Il Volo.
Voto: 24
Noemi e Tony Effe – “Tutto il resto è noia” di Franco Califano
Prima di tutto, dov’era la collana di Tony Effe?
Parlando di cose serie: si vede l’impegno da parte di entrambi ma per Tony Effe non è abbastanza. Noemi, con la sua tecnica magistrale meriterebbe 27. Tony invece è sufficiente, ma di poco.
Voto: 23, Noemi, si sa che nei progetti di gruppo c’è sempre qualcuno che lavora di più.
Francesca Michielin e Rkomi – “La nuova stella di Broadway” di Cesare Cremonini
Esibizione che segue due modalità interpretative diverse: quella di Francesca, meravigliosa e coinvolgente, e quella di Rkomi, stanca e spenta. Peccato.
Voto: 24
Serena Brancale con Alessandra Amoroso – “If I Ain’t Got You” di Alicia Keys
Serena Brancale ha mostrato, con questo brano, un’altra parte di sé. Si è rivelata essere una cantante poliedrica dal talento e dalla tecnica esemplare. Complimenti.
Voto: 29
Irama con Arisa – “Say Something” di Christina Aguilera
L’intesa tra i due cantanti è particolare. Il brano struggente però risulta svuotato di tutti i turbamenti della versione originale, non riuscendo a restituire le forti emozioni che sono narrate dal testo. Performance tutto sommato discreta.
Voto: 24
Gaia con Toquinho – “La voglia, la pazzia”di Ornella Vanoni
Esibizione dai toni allegri e scherzosi. Gaia ha reso la canzone sua donandole una potente interpretazione personale.
Voto: 27
The Kolors con Sal Da Vinci – “Rossetto e caffè” di Sal Da Vinci
Forse la canzone più apprezzata dal pubblico dell’Ariston. Stash preso benissimo. Che dire, i The Kolors hanno thekolorsato.
Voto: 25 e targa mainstream.
Marcella Bella con I Twin Violins – “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano
Interpretazione molto personale che però perde la tenerezza della versione originale. Una versione forse troppo «forte, tosta, indipendente».
Voto: 18
Rocco Hunt con Clementino – “Yes I know my way” Di Pino Daniele
Hunt e Clementino super coinvolgenti. Grande omaggio al maestro Pino Daniele, che termina con un finale emozionale in cui la sua stessa voce chiude l’esibizione.
Voto: 27 e targa commozione
Francesco Gabbani con Tricarico – “Io sono Francesco” di Tricarico
Canzone profonda che Gabbani fa sua rendendola più energica e giocosa. La sua interpretazione funziona ed è coerente.
Voto: 26
Sarah Toscano con Ofenbach – “Overdrive” di Ofenbach
La canzone passa da “Overdrive” a “Be Mine” diventando un medley. Sarah, perfetta e sicura, dona il suo tocco chic all’esibizione, che risulta assolutamente pazzesca.
Voto: 28
A cura di Maria Scaletta
Lucio Corsi con Topo Gigio – “Nel Blu dipinto di Blu” di Domenico Modugno
L’annuncio del duetto con Topo Gigio aveva suscitato una grande curiosità tra il pubblico. Tuttavia, dopo l’esibizione, viene spontaneo chiedersi se si sia trattato di un colpo di genio o di qualcos’altro. Tutto molto dolce e candido, ma è una di quelle cose su cui bisogna riflettere un po’ per afferrarne davvero l’essenza.
Voto: Lucio sei un patato
Giorgia e Annalisa – “Skyfall” di Adele
Quelle brave della classe, ma studiano a memoria. Una buona interrogazione, ma ci siamo già dimenticati le cose che abbiamo studiato. Però si guadagnano la vittoria.
Voto: 25
Simone Cristicchi con Amara – “La cura” di Franco Battiato
Potrebbe essere stata una scelta astuta e ben pensata (anche perfettamente legata alla canzone in gara), ma alla fine è una comfort zone.
Voto: 23
Coma_Cose con Johnson Righera – “L’estate sta finendo” di Righeira
Fausto e California iniziano con un duetto piano-voce e l’aspettativa di svegliarsi da questo coma sembra svanire. Poi, grazie all’apparizione mistica di Righera con un paio di occhiali veloci (che lo trasformano in un ciclope), l’operazione “alzarsi dalla sedia e ballare” è completata. Grazie Coma_Cose, sapevamo di poterci fidare di voi!
Voto: 26
Joan Thiele con Frah Quintale – “Che cosa” c’è di Gino Paoli
Questa versione downtempo di “Che cosa c’è” non dispiace affatto, anzi, è un ottimo esempio di cover rivisitata che funziona. I due hanno una bella sinergia, le loro voci si intrecciano alla perfezione e si conferma una delle cose più interessanti fino a questo momento.
Voto: 29
Olly con Goran Bregovic – “Un Pescatore” di Fabrizio De André
Bregović e la Wedding & Funeral Band riarrangiano il brano in versione balcanica e Olly è tutto un presabene. Il risultato è buono, ma disturba la lincenza poetica di Olly − ad un certo punto fin troppo preso bene – che urla che se canti lailallala tutto si risolverà (non lo so Olly).
Voto: 28
Elodie e Achille Lauro – “A mano a mano” di Riccardo Cocciante e “Folle città” di Loredana Bertè
Un duo ben assortito: nessuno dei due ruba la scena all’altra persona anzi, sembrano a loro agio in quella che potrebbe essere l’esibizione di uno dei loro concerti.
Voto: 25
Massimo Ranieri con Neri per caso – “Quando” di Pino Daniele
Forse bisognerebbe un attimo rivedere alcune scelte. L’idea non è male, ma la realizzazione lascia a desiderare: i due poli non dialogano poi così bene.
Voto: ritenta (ma anche no), sarai più fortunato
Willie Peyote con Tiromancino e Ditonellapiaga – “Un tempo piccolo” di Franco Califano
A questo punto della serata sembra siano trascorsi secoli dall’inizio della puntata e l’esibizione, pur non essendo poi così male, passa quasi inosservata nel mezzo di tutto ciò che è successo nelle ore precedenti.
Voto: vorrei votare ma non posso
Brunori Sas con Riccardo Senigallia e Dimartino – “L’anno che verrà” di Lucio Dalla
Brunori si porta sul palco Dimartino e Riccardo Senigallia ed è subito “Festa dell’Unità” con un’esibizione che, pur essendo un po’ rischiosa per la scelta del brano, alla fine trasmette quella sensazione di accoglienza familiare e una bella tavolata di pastasciutta.
Voto: 27 e targa Festa dell’unità
Fedez con Marco Masini – “Bella stronza” di Marco Masini
Ne Avevamo davvero bisogno? Rimaniamo (non è vero) in attesa del prossimo scoop.
Voto: /
Bresh con Cristiano De André – “Crueza De Mä” di Frabrizio De André
Una maledizione sembra essersi abbattuta su questa esibizione: prima il microfono di Bresh non funziona, poi Cristiano De André perde il microfono del mandolino e Bresh non riesce a nascondere la risata disperata di chi pensa “che difficoltà questa vita”. Nonostante tutto si portano a casa una bella esibizione!
Voto: 28 e targa Malocchio
Shablo ft. Guè, Joshua, Tormento con Neffa – “Amor de mi vida” dei Sottotono “Aspettando il sole” di Neffa
Dalla regia (la chat di Musidams) dicono che si tratta di un duetto importante per la scena hip hop italiana.
Voto: 28 sulla fiducia 🙂
A cura di Alessia Sabetta