Anche se tra poche ore presenterai il Festival di Sanremo, la mamma è sempre la mamma!

Non ci sono più scuse: la settimana più attesa dell’anno è finalmente iniziata e da oggi, 11 febbraio, la popolazione si divide tra chi guarda Sanremo e chi, mentendo, dice di non averci nulla a che fare.

Questa mattina, alla conferenza stampa hanno partecipato Carlo Conti, Alessandro Cattelan, Alessandro Mager (sindaco di Sanremo), Marcello Ciannamea (in rappresentanza della dirigenza Rai), Fabrizio Casinelli (capo ufficio stampa Rai) e Simona Sala (direttrice di Rai Radio 2). In collegamento dalla sala stampa Lucio Dalla, c’erano invece Gabriele Corsi, Bianca Guaccero e Mariasole Pollio, che condurranno il Prima Festival.

Tra le prime dichiarazioni di Conti (oltre al malcontento per il risultato della partita Inter – Fiorentina) c’è stato un chiarimento sulla sua posizione antifascista, in risposta a una domanda emersa ieri durante la conferenza stampa, che aveva scatenato uno dei primi polveroni mediatici. Sempre sul tema dei polveroni è stata chiesta a Simona Sala una riflessione sul filtro della radio riguardo ai testi politicamente scorretti: la direttrice ha risposto prontamente, spiegando che si può parlare di filtro ma non di censura, piuttosto di un’attenzione che porta a chiedersi il motivo per cui gli artisti scrivano certe canzoni che spesso riflettono la realtà della società.

A Cattelan è stata posta una domanda sull’AI e ha risposto che siamo abituati a pensare che l’intelligenza artificiale porterà a una rivolta degli elettrodomestici, mentre in realtà potrebbe rivelarsi una risorsa, se ben utilizzata. Un’altra domanda ha riguardato il gossip che ha coinvolto artisti come Fedez negli ultimi giorni. In merito Cattelan ha risposto in modo deciso, affermando che «Per il gossip si incolpa chi lo fa ma, se vende, significa che qualcuno compra. Se ci dà fastidio dovremmo smettere di fruirne».

Sono emerse anche alcune questioni tecniche: si è parlato delle eccezioni fatte per alcuni brani che superano di poco il limite di 3.30 minuti di durata, delle modalità di voto studiate per rendere omogenei i pesi delle tre giurie e del nuovo sistema per la rilevazione della total audience che non permetterà di confrontare gli ascolti con quelli degli anni precedenti. Anche alcune domande legali sul progetto per la realizzazione del Palafestival e sulla sentenza TAR a cui la Rai ha fatto ricorso hanno trovato risposte chiare, ma piuttosto veloci.

Pochi, invece, gli spoiler sugli ospiti delle serate: Carlo Conti ha annunciato la presenza di Bennato giovedì sera e il medley preparato da Jovanotti per la sua esibizione che inizierà dall’esterno dell’Ariston con diversi percussionisti.

Dall’altra sala stampa Guaccero, Corsi e Pollio hanno espresso entusiasmo nel lavorare insieme sottolineando che, nonostante le diverse età, esperienze e background artistici, hanno visto nei loro occhi la stessa felicità nel partecipare al Festival. Tra dolci ricordi dei tre riguardo ai Festival in cui erano semplici spettatori hanno dichiarato che il Prima Festival è da considerarsi un buon antipasto (e non l’apertivo, come l’aveva definito uno dei giornalisti), per la portata centrale, che si spera eccellente. 

La conferenza si è chiusa con un Carlo Conti molto emozionato che ha ricordato sua madre, che gli ha insegnato valori come il rispetto e l’onestà, ma che non era una brava cuoca. Non ha ricordi particolari legati alla tavola durante i Festival. 

Ha poi scherzato dicendo che mangerà «uno spaghettino verso le 19, veloce ma senza aglio». Data l’importanza della serata, speriamo che non gli causi problemi intestinali. 

Intanto attendiamo con impazienza le poche ore che ci separano dall’evento per eccellenza del panorama nazionalpopolare!

A cura di Alessia Sabetta

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