Poche produzioni, ma molto meditate, per la nuova stagione del Teatro Regio di Torino. Con artisti del panorama internazionale e nazionale che danno una nuova luce alle grandi opere del repertorio. Alla conferenza stampa del 28 ottobre, presso il Foyer del Toro, a riempire la moltitudine di sedie troviamo non solo giornalisti con le loro telecamere e microfoni, ma anche abbonati pronti a conoscere tutte le novità della prossima stagione intitolata “Passaggi”.
Al tavolo dei relatori il sindaco della città Stefano Lo Russo, il sovrintendente Mathieu Jouvin e il direttore artistico Sebastian F. Schwarz che a breve cederà la sua carica a Cristiano Sandri, attualmente responsabile della programmazione artistica del Festival Verdi e del Teatro Regio di Parma. “Passaggi”, il titolo appunto della nuova stagione, deriva dal francese antico passage, un insieme di tanti significati che è simbolo di cambiamento, apertura e espansione. Dopo le chiusure per la pandemia e la ristrutturazione, si avverte una forte voglia di ripresa. Sul libretto della stagione appare la giovane fotografa Deka Mohamed Osman che ha potuto ritrarre, secondo una sua personale visione, l’architettura di Carlo Mollino.
Nel suo intervento il direttore artistico si concentra sulle particolarità delle produzioni che uniscono nazioni estere, come Francia e Germania, non dimenticando personalità russe e ucraine per poi ritornare alla centralità del panorama italiano. Il programma spazia dal 1768 al 1995, con una scelta di cantanti studiata minuziosamente secondo le capacità di repertorio.
La stagione si apre il 24 gennaio con Il barbiere di Siviglia nella versione colorata di Pierre Emmauel Rousseau; a dirigere è Diego Fasolis, grande esperto del Settecento e primo Ottocento, con un cast ricco di giovani cantanti. L’allestimento è in coproduzione con l’Opéra de Rouen.
Dal 25 febbraio all’8 marzo andrà in scena Aida, nella versione delpremio oscar William Friedkin, con la direzione del giovane Michele Gamba alla testa di un cast di rinomati interpreti verdiani: Angela Meade e Erika Grimaldi che si alterneranno nel ruolo di Aida, Silvia Beltrami e Stefano La Colla nei ruoli di Amneris e Radamès.
Dal 31 marzo al 14 aprile il Flauto magico di W. A. Mozart nella versione del regista operistico del teatro di Berlino Barrie Kosky e Suzanne Andrade: il libretto resta in lingua tedesca, ma i dialoghi saranno sostituiti da proiezioni ispirate al cinema muto, con le quali gli interpreti interagiranno. Il direttore d’orchestra sarà Sesto Quatrini con un cast giovane e internazionale.
Dal 13 al 23 maggio, in coproduzione con il Teatro la Fenice di Venezia, andrà in scena La figlia del reggimento di Gaetano Donizetti, opera ricca di marce sfavillanti e virtuosismi vocali che sin dalla sua scrittura, nel 1840, conquista i cuori del popolo francese. Sul podio Evelino Pidò con un cast specialista del repertorio: Giuliana Gianfaldoni, John Osborn, Manuela Custer e Roberto de Candia.
L’ultimo titolo (dal 13 al 27 giugno) a prendere posto in forma scenica nella sala grande del Regio è Madama Butterfly di Puccini, nell’allestimento di Damiano Michieletto, un’opera non certo sconosciuta, ma che in quanto grande classico potrà di certo essere una grande occasione per i giovani che ancora non hanno avuto modo di goderne la fruizione.
Negli spazi del Piccolo Regio Puccini, che prende vita a seguito di una grande opera di ristrutturazione, avremo due prime esecuzioni per la città di Torino; Powder Her Face (di Thomas Adès) che si presenta come un’opera da camera (dal 10 al 18 marzo) e La Sposa dello Zar (26 e 28 aprile), in versione da concerto, titolo del grande repertorio russo diretto da Valentin Uryupin (ex direttore del teatro di Mosca che a seguito della sua opposizione al regime venne esonerato dall’incarico).
La stagione dei concerti (dall’8 gennaio al 21 giugno) dell’Orchestra e coro del Teatro Regio e della Filarmonica Teatro Regio Torino, sarà aperta dalla Messa da Requiem di Verdi diretta da Andrea Battistoni.
Tra le novità rivolte ai giovani, che diventano di primo interesse per l’amministrazione, si segnala la possibilità di assistere a una delle due prove generali delle opere, che saranno riservate al pubblico under 30 per un costo di 10€. Per i nati tra il 1988 e il 2005 ci sarà la possibilità di fare la Regio Card Giovani 18-35 che darà accesso a promozioni e anteprime; per la community ci saranno sconti dedicati, tariffe speciali per i concerti e per i giovani under 30, biglietti last minute al costo di 10€. Per tutti gli spettatori, inoltre, sarà possibile richiedere la Regio Card che dà diritto a sconti del 10% sui biglietti.
Sono molte le iniziative che il Regio offre al suo pubblico, vuole concentrarsi sui giovani per uno sguardo al futuro, consigliando produzioni che non spiccano per l’innovazione nei titoli, ma di certo nella messa in scena.
L’invito è quindi a teatro con la scoperta delle grandi opere storiche e dei grandi artisti contemporanei.
A cura di Milena Sanfilippo