Carlo Vistoli sceglie per il suo lavoro discografico 2020 di cantare l’Amore non in una prospettiva idealizzata, romantica, bensì in quella del tormento, della collera che consuma i sensi. Da questa angolatura, l’Amore è sempre un «dio della violenza». Preme sul cuore, costruisce labirinti di angoscia, meandri di pianti in cui si perde l’anima. Un lavoro che Vistoli interpreta insieme a Sezione Aurea –con il contributo del soprano Lucia Cortese- diretti da Filippo Pantieri al clavicembalo e all’organo, per l’etichetta Arcana. La voce di Vistoli, intrisa d’intenso lirismo, tocca le corde della sensibilità. In costante dialogo con gli strumenti, ponendosi abilmente al servizio totale di canto e testo. Parola e musica si compenetrano l’una nell’altra, armonizzando, ma sempre mantenendo la propria natura.
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