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Emozioni al teatro regio: Le 8 stagioni

Il Teatro Regio, in collaborazione con il socio fondatore Iren prosegue con il ciclo In famiglia, il cartellone dedicato a bambini e ragazzi. Sabato 9 aprile 2022 si è tenuto il concerto Le 8 stagioni, con l’Orchestra d’Archi del Teatro Regio e, in veste di maestro concertatore e violino solista, Sergey Galaktionov: primo violino dell’Orchestra del Teatro Regio, già vincitore di numerosi concorsi tra cui il Concorso Internazionale Viotti, ha collaborato con le principali orchestre internazionali ed affermati direttori della scena musicale contemporanea.

Il programma prevedeva l’esecuzione alternata de Le Stagioni di Antonio Vivaldi (1678-1741) e Las cuatro estaciones porteñas – conosciute anche come Le quattro stagioni di Buenos Aires – di Astor Piazzolla (1921-1992).

Due compositori divisi da due secoli e mezzo e undicimila chilometri, che hanno saputo catturare l’attenzione anche dei più piccoli, seduti sulle poltrone del Teatro Regio. Il concerto si apre con La Primavera di Vivaldi, seguita dal Verano porteño di Piazzolla: mentre nella prima l’Orchestra e Galaktionov sembrano sbocciare, proprio come fiori nella stagione (si intravede anche qualche sorriso, nascosto sotto la mascherina, tra i violini), con l’estate ci si sente quasi ingannati, tutto sembra fuorché la stagione del sole. Il ritmo sincopato strizza l’occhio al tango, e sin dalle prime note ci si immagina due ballerini sul palco, intenti a danzare accompagnati dall’Orchestra; eppure, sono presenti solo i musicisti. Galaktionov è totalmente nella parte, suonando riesce a trasmettere tutto ciò che prova in quel momento: la sua è un’emozione talmente forte che un crine del suo archetto si rompe, ma lui continua la sua performance e, in un attimo di pausa, stacca via il crine come se avesse appena concluso un passo di danza difficilissimo e stesse prendendo fiato prima del prossimo.

È impossibile confondere il virtuosismo di Vivaldi con la musica astratta di Piazzolla, e una bambina seduta in terza fila sembrava saperlo bene. Su quella sedia rossa, tra la mamma e la nonna, con la custodia del violino davanti alla gambe, dondolava la mano a tempo dell’Otoño porteño; proprio come Sergey accennava piccole oscillazioni con il corpo durante l’intervento solistico del violoncello. Quella bambina non era l’unica ad essere incantata dall’atmosfera creatasi: al termine del concerto, dopo molti applausi, mille emozioni, e gli inchini dell’Orchestra e di Galaktionov, il maestro concertatore ringrazia il pubblico per essere stato lì e chiede «Vivaldi o Piazzolla?». In un istante, l’inimmaginabile a teatro: un bambino, dal fondo della platea, grida «Piazzolla!» e, in quel momento, tutti hanno capito l’importanza della musica, capace di far riflettere ed emozionare i più grandi e, allo stesso tempo, sognare i più piccini.

In evidenza: Sergey Galaktionov e l’Orchestra d’archi (credits: comunicato stampa Teatro Regio)

a cura di Chiara Vecchiato

I Cara calma portano il rock a spazio 211: recensione DEL LIVE e videointervista

Sabato 2 aprile 2022 la rock band bresciana Cara Calma ha presentato il suo terzo album GOSSIP! a Spazio211. La tappa di Torino è stata la prima di un tour che li vedrà suonare anche a Bologna, Brescia, Roma e Milano.

I Cara Calma a Spazio211 (© Martina Caratozzolo)

Il gruppo ha radunato nel locale torinese un pubblico appassionato e carico per essere tornato ad un live senza posti a sedere, ma in piedi, dove si è cantato e ballato come ai vecchi tempi.

I fan, prima di prendere posto sottopalco, hanno rispettato il rito fatto di birra e chiacchiere sulla scaletta che si sarebbero apprestati ad ascoltare. Chi è arrivato in anticipo al locale non si è certo annoiato nell’attesa: in apertura ha infatti suonato il duo rock torinese The Unikorni, formato dal cantante e chitarrista Fabrizio Pan e dalla batterista Giorgia Capatti. Il sound sporco e distorto, la voce graffiata e i rumorosi colpi di batteria hanno scaldato gli spettatori, generando entusiasmo. I più attenti si sono segnati il nome del gruppo, promettendo di dedicargli qualche attento ascolto in memoria dei tempi in cui erano in fissa per il grunge.

Tra l’emozione generale, la band sale sul palco e il pubblico si avvicina. Le luci si tingono di fucsia per riprendere il colore del logo proiettato sul fondo: un bacio stilizzato smorzato da una zip, ovvero la copertina di GOSSIP!, uscito lo scorso 14 gennaio. Il concerto si apre con “Balla sui tetti”: l’invito perfetto per iniziare a scatenarsi. I fan dimostrano sin dal primo brano di aver dedicato all’ultimo lavoro dei Cara Calma ascolti su ascolti, in quanto cantano a squarciagola ogni parola delle tante canzoni presentate dal vivo in anteprima assoluta.

Il bassista Gianluca Molinari e il batterista Fabiano Bolzoni (© Martina Caratozzolo)

Nel corso del concerto sul palco salgono anche due ospiti del panorama torinese: Giorgieness e Claudio Lo Russo della band Atlante. La cantautrice e il frontman hanno portato la loro energia in due featuring vincenti, rispettivamente con le canzoni “Universo” e “Rodica”, tratte dal secondo album dei Cara Calma, Souvenir.

Uno dei momenti da ricordare è sicuramente quello in cui il chitarrista Cesare Madrigali abbandona momentaneamente la sua Stratocaster per accompagnare alla tastiera “Kernel”, probabilmente il pezzo più introspettivo di GOSSIP!, ipnotizzando il pubblico, che si placa per qualche istante. Gli spettatori si sono poi ricaricati con altri riff incalzanti, soprattutto durante “Rispettare i centimetri” e “VMDV”, che hanno letteralmente spettinato i presenti.  

Claudio Lo Russo sul palco con i Cara Calma (in foto Riccardo Taffelli, frontman e chitarrista, e Cesare Madrigali, chitarrista) [© Martina Caratozzolo]

Il gruppo conclude il concerto sulle note di “Altalene”, uno dei singoli più apprezzati. Dopo averlo suonato con ogni briciola di energia rimasta, i Cara Calma hanno posato gli strumenti e intonato ancora una volta il ritornello insieme ai fan, in conclusione di un concerto decisamente memorabile.

A Spazio211 i Cara Calma non potevano iniziare meglio il loro tour. Siamo certi che Torino sia stata in grado di farli sentire a casa, perché un calore di questo tipo si dedica solo alle band per cui si ha una grande stima. Il loro live ci ha fatto ricordare il senso più bello dell’andare ad un concerto: sentirsi parte di un tutto che vede nella musica la forma d’arte più bella che ci sia.

Noi di MusiDams abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda alla band prima del live. Ecco il video dell’intervista.

a cura di Martina Caratozzolo

GENERIC ANIMAL AL CIRCOLO DELLA MUSICA: BENEVOLENT TOUR

Il 1° aprile 2022, presso il Circolo della Musica di Rivoli si è tenuta la prima data del Benevolent Tour di Generic Animal. A scaldare l’atmosfera e il pubblico ci ha pensato il giovanissimo artista nostrano Marco Fracasia.

Alla sua quarta esperienza in studio Luca Galizia, in arte Generic Animal, esce il 18 marzo con il nuovo disco Benevolent promosso da un tour che al momento conta cinque date tra alcune delle principali città italiane come Bologna, Roma e Pisa. L’artista, che non ha potuto dare libero sfogo nei live al suo precedente disco Presto – pubblicato alle soglie dello scoppio dell’emergenza sanitaria – si cimenta in un tour con tanto di furgoncino e strumentisti pronti ad accompagnarlo in questo viaggio musicale.

Sono le ore 21.30 quando tra un qr code e l’altro e una birra in mano il pubblico si appresta a varcare le soglie della sala concerti del Circolo della Musica di Rivoli, ex Maison Musique, avvolta da un gioco di luci soffuse. L’atmosfera che si respira è intima e familiare, quasi come a riflettere le sensazioni del disco stesso. A catturare l’attenzione è il palco e la ricca strumentazione posizionata su di esso.

Un tecnico esegue gli ultimi test di rito e poi si parte con l’artista rivolese Marco Fracasia. Seduto a gambe incrociate al centro del palco e circondato dalla band di supporto, Marco si presenta con un synth in mano e con la voglia di trascinare il pubblico in una sorta di trance collettiva. Dopo una prima performance interamente strumentale, il musicista esegue alcuni tra i singoli tratti dal suo EP d’esordio Adesso torni a casa. L’artista, che a casa si trova di fatto essendo Marco rivolese, viene accolto calorosamente dal pubblico costituito in parte anche da amici e conoscenti.

Giunge poi il momento di Generic Animal che si presenta accompagnato dalla sua nuova formazione messa insieme ad hoc. Lo sfondo si tinge di giallo e al centro del palco accasciato in terra c’è Benevolent Kappa, il “bambino mascherato da mostro” come lo definisce Luca, un fantoccio dalle sembianze antropomorfe protagonista nella copertina del suo ultimo lavoro. Su invito dell’artista il pubblico si avvicina al palco, da cui prende vita una performance che stupisce per il talento dimostrato da ogni componente del gruppo. La voce di Luca è una garanzia e gli arrangiamenti studiati per la performance esaltano la bravura dei turnisti che lo accompagnano – Arianna Pasini, Michele Barletta e Giacomo Ferrari – e che passano agilmente da uno strumento all’altro.

Foto di Alessandra Mariani

All’esecuzione dei brani del nuovo disco, presentati in questa occasione per la prima volta in live, si alternano alcuni dei singoli più noti tratti dall’album precedente come “Scherzo” e “Presto”. Sotto palco i più affezionati non sbagliano una parola. Il flusso della serata viene variato a circa tre quarti del concerto con l’esecuzione inaspettata della cover del brano dei Wheatus “Teenage Dirtbag”, perla nostalgica dei primissimi anni 2000 che solo in pochi hanno riconosciuto, ricevendo ironicamente da parte del cantante l’appellativo di “young boomers”.

Dopo gli applausi, gli strumentisti abbandonano momentaneamente il palco per lasciare spazio ad un medley di quattro brani – “Aeroplani”, “Scarpe”, “Broncio” e “Qualcuno che è andato” – eseguiti dal cantante solo con voce e chitarra in una atmosfera più cupa e malinconica. L’esibizione volge alla conclusione con il ritorno sul palco della band e l’esecuzione degli ultimi tre brani previsti in scaletta.

Dopo l’applauso finale e i ringraziamenti, il pubblico viene esortato ad uscire trovandosi all’esterno sorpreso da un leggero manto di neve e da un freddo pungente, decisamente in contrasto con la calda atmosfera della serata appena giunta al termine.

Foto di Alessandra Mariani

A cura di Alessandra Mariani

Concerto di mezza estate: “La Porta degli Uomini”

Cos’ha di tanto speciale la notte di mezza estate? Come mai in giro per il mondo si celebrano da secoli dei lunghi e affascinanti riti per festeggiare l’arrivo del Midsommar? Perché i giorni e le notti intorno al solstizio d’estate sono circondate da vecchie leggende, racconti magici e antiche credenze, anche al di là di Shakespeare?

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“Fiabe”: il concerto inaugurale della De Sono

Lunedì 21 ottobre la stagione 2019/2020 della De Sono Associazione per la Musica è stata inaugurata da un concerto da favola: il primo appuntamento di quest’anno, ospitato dal Conservatorio “G. Verdi” di Torino, infatti, si è articolata attraverso varie declinazioni del fiabesco in musica.

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