L’8 marzo 2024 presso la nuova sede della Steinway & Sons a Milano, in occasione della Festa della Donna, è stato portato in scena un concerto tutto al femminile richiamando tanti appassionati e i pochi posti resi disponibili dalla Steinway sono andati subito ad esaurirsi.
Grazie alla determinazione di un affiatato gruppo di pianiste e pianisti, formatosi su Facebook durante la pandemia, e con la cura della pianista e musicologa (e narratrice del concerto) Ilaria Borraccetti, nasce il programma “Le Invisibili Signore della Musica”: un viaggio musicale che ci ha portati nel genio di compositrici rimaste ingiustamente nell’ombra della storia della musica.
Attraverso le biografie e le musiche di Mel Bonis, Amy Beach, Cécile Chaminade, musiciste e compositrici a cavallo tra XIX e XX secolo, veniamo guidati in un programma che vuole raccontare la loro vita, la loro musica e la lotta per ottenere un meritato riconoscimento.
L’incipit è venuto da Mel Bonis (1858-1937): compositrice francese. Talento straordinario fin dall’infanzia studiò al Conservatorio di Parigi, dove ebbe come insegnante César Franck. La sua musica, varia e complessa, spazia dal pianoforte alle composizioni orchestrali, dalle opere corali alla musica da camera. Nonostante le difficoltà dell’epoca riservate alle donne-artiste, Bonis è riuscita ad emergere come compositrice di grande talento. Il pianista Cristian Mari al suo debutto, nonostante la visibile emozione, ha eseguito la Berceuse immergendoci in questa ninna nanna cullata.
A seguire qualche brano di Amy Beach (1867-1944): compositrice e pianista americana. Anche lei infant-prodige: già a cinque anni componeva semplici valzer, tant’è che la sua carriera decollò molto presto. Beach divenne una delle prime compositrici americane ad ottenere riconoscimento internazionale per il suo lavoro nella musica colta senza aver studiato in Europa. I suoi lavori spaziano da opere orchestrali e da camera a pezzi per pianoforte e coro. La maestria di Cecilia Ferrari nell’eseguire Desdèmona ha saputo trasmette la drammaticità ispirata dal personaggio shakespeariano e catturata da Amy Beach col suo innovativo gusto musicale e le sue sonorità.
In chiusura di concerto, Cécile Chaminade (1857-1944): compositrice e pianista francese. Iniziò a studiare pianoforte con la madre. Perfezionatasi al Conservatorio di Parigi con Benjamin Godard e Martin Pierre Marsick, presto attirò l’attenzione, e divenne nota sia come pianista virtuosa che come compositrice. Chaminade viaggiò ampiamente in Europa e negli Stati Uniti, e fu la prima donna a ricevere la Légion d’honneur, per il suo contributo alla musica. Nonostante la fama e il successo in vita, il lavoro di Chaminade è stato in parte oscurato nel corso del tempo. Tuttavia, il suo corposo contributo alla musica francese, in particolare per pianoforte, è stato riscoperto e apprezzato da nuove generazioni di musicisti e appassionati. Tutte esecuzioni all’altezza della bellezza dei brani proposti. In particolare Angela Gallaccio e Raffaella Nardi con Sérénade d’automne (op. 55), una perla nascosta della musica pianistica romantica a 4 mani, hanno saputo portare l’ascoltatore in una passeggiata d’autunno di foglie cadenti e melodie giocose.
A cura di Joy Santandrea