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SANREMO 2023 – Le pagelle della terza serata

Fra cantanti dispersi, bambini rapiti da Amadeus perché tifosi del Milan e Gianni Morandi che sale su un piedistallo per provare l’ebbrezza di essere alti come Paola Egonu, anche la terza serata del Festival di Sanremo 2023 è volta al termine. È stata dura tirare avanti fino alle 2, ma eccoci qua puntuali con le nostre pagelle.

Paola & Chiara – Furore

La due sorelle si presentano con un abito di pizzo total black e puntano tutto sulla colata di brillantini in faccia per aprire il varco di luce che ci teletrasporterà ai primi anni 2000; la musica dance e il corpo di ballo arricchiscono la produzione degna di Eurovision. Potrebbe essere difficile raggiungere il Contest, ma per ora sembra essere un’ottima coreografia per TikTok.

Voto: 21/30

Mara Sattei – Duemila Minuti

È chiara l’impronta di thasup e Damiano David, tra gli autori del brano. Ci si aspettava forse  qualcosa di più fresco – tenendo sempre in considerazione la presenza del fratello −, ma rimane una canzone con una sua dignità. Performance sottotono con una Sattei un po’ rauca che non ha dato il meglio di sé (come invece aveva fatto la prima serata).

Voto: 24/30

Rosa Chemical – Made in Italy

Rosa Chemical vuole essere iconico e gli basta poco per riuscirci. Un electro-swing perfetto per un giro sul tagadà e ci siamo guadagnati la dose di trash di cui c’è sempre bisogno.

Voto: 100/30

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato

Sono solo le 21:08 e Grignani ci regala il 70% dei meme della sera. Ci sono problemi tecnici, lui alza la mano e arrivano i primi flashback di guerra, ma per fortuna non ci sono rose sul palco. Lui si scusa, spiega che non si sente in cuffia e chiede di ricominciare. Questo comporta la perdita di 50 punti al FantaSanremo (e forse anche delle nostre orecchie). Poi una scena surreale al termine del brano: dopo essersi tolto la giacca per mostrare la scritta “NO WAR” sbrilluccicosa sulla camicia (+10 e +5), scappa via lasciando Amadeus con il mazzo di fiori in mano e la stessa espressione del Bugo gate.

Voto: 18/30 (x2)

Levante – Vivo

Continuiamo tutti a chiederci perché Levante abbia deciso di decolorare sia i suoi capelli e che la sua produzione musicale. Rimane il messaggio profondo che sottende al brano e una Levante che ci lascia le sue spiegazioni tramite twitter. Niente da aggiungere.

Voto: 23/30

Tananai – Tango

Tananai è il riscatto di tutti coloro che “è intelligente, ma non si applica”. Per questa sua seconda partecipazione sveste i panni del bad boy e indossa quelli del secchione seduto in prima fila con gli occhiali e la camicia. Ha riversato tutto il dolore della relazione andata male nello studio del canto: infatti è intonatissimo. Ed è impeccabile anche nei look da bravo ragazzo. Sarebbe tutto perfetto se non stessimo parlando di Tananai, lo stesso che lo scorso anno brindava per l’ultimo posto in classifica. Quindi bella la consapevolezza, bello il fatto che si stia riprendendo la sua rivincita ma Tananai, per favore, ritorna in te.

Voto: 24/30

Lazza – Cenere

C’erano delle aspettative, poche, ma nessuno avrebbe mai scommesso su questo brano. Invece la combo produzione di Dardust (che funziona sempre) e la scrittura di Lazza porta i suoi frutti. Il brano rimane in testa dopo il primo ascolto e sembra essere destinato a piacere sempre di più. Quello che non funziona è il completo di velluto rosso zebrato, ma lui è pur sempre un maranzino.

Voto: 27/30

LDA – Se poi domani

Direttamente dalla cerchia dei nipotini di Maria ed erede di Gigi D’Alessio nazionale avrebbe potuto regalarci grandissime soddisfazioni. Eppure, la sua è una canzone destinata a cadere nell’oblio. LDA però sta giocando benissimo la sua partita al FantaSanremo, per questo lo perdoniamo e gli diamo dei punti in più.

Voto: 18/30 politico

Madame – Il bene nel male

Anche in questo caso la produzione di Dardust è dirompente. Il testo in pieno stile Madame, in alcuni punti sembra un disco rotto. Tutto sommato è una canzone che fa ballare e si rivela abbastanza piacevole.

Voto: 23/30

Ultimo – Alba

L’unica alba che aspettiamo è quella del giorno in cui Ultimo avrà la sua svolta Tananai (quello vecchio però). Ultimo propone una canzone da Ultimo: inspiegabilmente si guadagna il secondo posto nella classifica generale. Per il secondo posto di Fedez erano stati accusati i followers della Ferragni. E tu, Ultimo, ci sveli il tuo segreto?

Voto: rimandato al prossimo appello/30

Elodie – Due

Questo brano sembra un po’ sbiadito. È una hit estiva, ma con gli angoli smussati. Però funziona bene, a differenza dell’olio cosparso sul corpo di Elodie. Menzione speciale per Carolina Bubbico che oltre a dirigere l’orchestra, intona i cori di accompagnamento.

Voto: 25/30

Mr. Rain – Supereroi

Classica ballad sanremese. Tutto già visto e sentito, tranne Amadeus che a fine esibizione si carica in spalla uno dei bambini del coro come fosse un sacco di patate. Canzone né troppo interessante, né troppo poco, si riesce a cantare già dopo il secondo ascolto. In gara tra quelle che passeranno di più in radio.

Voto: 23/30

Giorgia – Parole dette male

Questo è un brano che va ascoltato e riascoltato per potersi convincere che, tutto sommato, la strizzata d’occhio alle vibes anni ’90 funziona. Ovviamente meglio concentrarsi sulla versione in studio, perché due volte su due Giorgia sembra avere qualche problemino esecutivo. La seconda volta meglio della prima, ma siamo ancora lontani da un’esecuzione degna della suddetta. Vuoi vedere che Tananai a questo giro supera anche la prima della classe?

Voto: 23/30

Colla zio – Non mi va

Sul fatto che si tratti della quota caciarona dell’edizione non ci sono dubbi. Simil Lo Sato Sociale anni ’90, pur essendo milanesi (quasi non si direbbe) non cantano in corsivo. Tra i più interessanti delle nuove proposte, sono da tenere d’occhio.

Voto: 23/30

A cura di Alessia Sabetta

Marco Mengoni – Due Vite

Marco Mengoni porta un brano costruito a tavolino per mettere in risalto le sue doti vocali senza tuttavia riuscirci al 100%: fa fatica e si vede, ma al pubblico sembra non interessare e lo premia con una standing ovation – la prima del Festival – e con il primo posto nella classifica generale. Bonus per l’outfit nostalgico dei Village People.

Voto: 23/30

Colapesce e Dimartino – Splash

Sono poche le garanzie al Festival, e una di queste è sicuramente il duo Colapesce Dimartino. Un inizio che sembra ricordare un brano di Carmen Consoli per poi sfociare in un sound nostalgico dalle vibes anni ’80. Non diventerà virale come “Musica Leggerissima” ma va bene così, ci piace lo stesso.

Voto: 26/30

Coma_Cose – L’addio

I Coma_Cose puntano sulla loro complicità e sull’interpretazione per cercare di farci dimenticare la loro mediocre performance canora. Molto carini, ma la canzone non convince.

Voto: 22/30

Leo Gasmann – Terzo Cuore

Leo Gasmann che plagia i Pinguini Tattici Nucleari con l’aiuto di Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Il risultato non è entusiasmante.
P.S. La canotta della salute non andava di moda l’anno scorso?

Voto: 20/30

Cugini di Campagna – Lettera 22

I Cugini di Campagna sembrano brillare più del nostro futuro con questo brano scritto da La Rappresentante di Lista. Non solo convincono, ma si impegnano anche a fare punti al FantaSanremo.

Voto: 23/30

Olly – Polvere

Sono le 00:40 quando Amadeus decide di graziarci con un brano un pochino più ritmato e allegro, facendoci riprendere dall’abbiocco potente. Inedito senza troppe pretese ma con un ritornello che si fa ricordare. Tutto sommato un buon debutto per Olly.

Voto: 21/30

Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)

Anna, chi ti ha fatto male? Diccelo, ti prego.

Voto: Premio Aiello/30

Articolo 31 – Un bel viaggio

Gli Articolo 31 decidono di tornare alla ribalta con un polpettone nostalgico degli anni ’90. Forse avrebbero potuto essere nostalgici per conto loro, senza partecipare a Sanremo.

Voto: 20/30

Ariete – Mare di guai

Ariete riprende ad indossare il suo classico berretto e con esso sembra recuperare anche l’intonazione. Stavolta il fattore Dardust non riesce a fare la differenza e il brano passa in sordina per la critica, ma viene comunque premiato al televoto.

Voto: 21/30

Sethu – Cause perse

Ogni volta che cerco di ricordarmi questo brano puntualmente non ci riesco. Però Sethu sembra avere potenziale, quindi gli diamo la sufficienza.

Voto: 18 politico/30

Shari – Egoista

Una bella voce sprecata su un brano dimenticabile: strano visto che la produzione porta la firma di Salmo – oltre a quelle di Riccardo Puddu e Luciano Fenudi –. Speriamo di sentirla presto in qualcosa di più interessante.

Voto: 19/30

gIANMARIA – Mostro

gIANMARIA canta e ci crede davvero. Quasi quasi ci crediamo anche noi.

Voto: 21/30

Modà – Lasciami

I Modà hanno un pregio: quello di essere riconoscibili. Talmente riconoscibili che se cambi una canzone con un’altra non si nota assolutamente la differenza. D’altronde è lo stesso per Kekko Silvestre, che da 20 anni è sempre uguale. Ma come si fa?  

Voto: 22/30

Will – Stupido

Will sa che non vincerà Sanremo ma lotta con tutte le sue forze per portarsi a casa almeno il premio del FantaSanremo. Anche per lui un brano che passa piuttosto inosservato.

Voto: 22/30

A cura di Ramona Bustiuc

SANREMO 2023 – Le pagelle della prima serata

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata su Sanremo”: mai frase fu più appropriata, considerando soprattutto che la 73° edizione del Festival di Sanremo è stata inaugurata dalla presenza in teatro del Sergio Mattarella Nazionale. Tra siparietti cringe, omaggi alle vecchie glorie e pedate alle rose abbiamo finalmente ascoltato le prime quattordici canzoni in gara.

Anna Oxa – Sali (Canto Dell’Anima)

La voce sorgente della musica italiana porta un brano dall’orchestrazione potente e un testo all’insegna del new age e della spiritualità. La vocalità risulta un po’ ostica e lascia spiazzati al primo ascolto, ma si presta facilmente all’arte del meme.

Voto: 24/30

gIANMARIA – Mostro

Il cantante si fa un esame di coscienza pensando a tutto ciò che ha trascurato inseguendo il successo: suddetto esame sarebbe stato più appropriato farlo prima di decidere di portare questa canzone in gara.

Voto: 20/30

Mr. Rain – Supereroi

Testo sulla salute mentale che, per quanto carino, è composto da frasi trite e ritrite; la performance si distingue per la presenza del coro di bambini, che può risultare estremamente commovente come estremamente indigesto.

Voto: 23/30

Marco Mengoni – Due Vite

Super favorito per la vittoria, la performance di Mengoni al momento non smentisce il pronostico. Il cantante ritorna a Sanremo con un brano diverso dalla sua discografia e vocalmente impegnativo: più che un caffè con il limone consigliamo un buon tè caldo.

Voto: 28/30

Ariete – Mare Di Guai

Una prima performance decisamente sottotono per Ariete che richiede un secondo ascolto senza le stecche: al momento, né carne né pesce. Congratulazioni per aver lasciato il berretto in camerino (forse in onore del Fantasanremo).

Voto: 22/30

Ultimo – Alba

Ultimo fa Ultimo, anche se questa volta si improvvisa mimo piuttosto che pianista. La canzone, indubbiamente difficile da cantare, lascia come previsto la sensazione di già sentito.

Voto: 21/30

Coma_Cose – L’Addio

Freschi vincitori del premio Lunezia, i Coma_Cose tornano con un brano intimo ma poco entusiasmante. Carina la rappresentazione della loro crisi personale sul palco e complimenti per aver scansato l'”effetto smielato”.

Voto: 23/30

Elodie – Due

Continua la successione di singoli orecchiabili e grintosi: difficile apprezzare brani di questo genere al primo ascolto live, ma Elodie porta a casa il risultato. Menzione di onore per il giubbottino piumato che avrebbe potuto fare la fine della celebre vestaglia di Achille Lauro.

Voto: 26/30

Leo Gassmann – Terzo Cuore

Canzone in pieno stile Pinguini Tattici Nucleari – testo di Riccardo Zanotti e Gassmann, musica di Riccardo Zanotti, Giorgio Presenti e Marco Paganelli -, senza infamia né lode: Gassmann esegue il compitino ma rimane nella basic zone, e la sua partecipazione a Sanremo 73 difficilmente verrà ricordata.

Voto: 22/30

Cugini di Campagna – Lettera 22

Il debutto della nemesi dei Maneskin a Sanremo arriva con una canzone che porta la firma de La Rappresentante di Lista. Le tutine di pailettes e le zeppe prevalgono sulla canzone, che non brilla così come i loro outfit.

Voto: 20/30

Gianluca Grignani – Quando Ti Manca Il Fiato

L’esecuzione purtroppo non ha reso giustizia ad un brano con un bel testo e una bella musica, nonché rappresentativo di un’importante ritorno in gara per Grignani. Necessita di un secondo ascolto, sperando che nella versione in studio si capiscano le parole.

Voto: 19/30

Olly – Polvere

Una bella sorpresa a mezzanotte e mezza passata, con un ritmo coinvolgente e che potrebbe farsi strada nelle radio. Da tenere d’occhio.

Voto: 26/30

Colla Zio – Non Mi Va

La band milanese è la quota “gruppo scanzonato e caciarone” di quest’anno e come il loro predecessore hanno il merito di risvegliare un po’ il pubblico. Entro la finale potremmo avere il ritornello fisso nella nostra testa.

Voto: 24/30

Mara Sattei – Duemilaminuti

Ottima performance vocale della Sattei, con un controllo del respiro che farebbe invidia anche a Kate Winslet sul set di Avatar: The Way Of Water. Bello anche il testo scritto da Damiano David. Sarà una delle sorprese del rush finale?

Voto: 26/30

A cura di Giulia Barge