Non è cosa di tutti i giorni per un compositore della scena contemporanea arrivare a essere eseguiti all’Apollo Theatre di New York e vedere, alla fine del concerto, uno dei curatori del MoMA alzarsi e dire: “Questa è la prima cosa nuova vista a New York negli ultimi cinque anni!”. È successo ad Andrea Liberovici, compositore e regista di teatro, che, in quell’occasione, aveva presentato le sue Mephisto’s songs, la cellula madre dell’opera da camera Faust’s Box che avrebbe debuttato qualche anno dopo (nel 2016) alla Philharmonie di Parigi.
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