Che cos’è Contrametric Ensemble? Ma è semplice: è la neonata associazione musicale torinese composta da giovani artisti freschi di Conservatorio. Figlia di Alberto Brunero, presidente dell’associazione nonché musicofilo instancabile che, tra il pianoforte e gli studi in Storia, gestisce una popolare pagina su vari social, e di Farhad Mahani, direttore artistico nonché talento promettente della direzione d’orchestra, Contrametric Ensemble è nata ufficialmente il 14 marzo 2021, a seguito di un parto travagliato dalle mille complicanze della pandemia, debuttando con la versione cameristica della Quarta sinfonia di Mahler, trasmessa online perché allora il Piemonte era in zona arancione.

Il primo concerto con la presenza del pubblico risale al 6 giugno e noi, con rammarico, non vi si andò. Ma al secondo sì, e quel che abbiamo trovato entrando nell’adibita sala di Palazzo Barolo il 19 giugno è stata, per citare Anton Ego, «un po’ di prospettiva», cioè una ventata d’aria fresca, entusiasmo e creatività che, come insegnava Gianni Agnelli, servono a celare con understatement sabaudo lo studio (della musica), lo sforzo (produttivo) e il lavoro (organizzativo). Se vi capita l’occasione, fateci un salto. Troverete un’aria di famiglia, ma attenzione: non significa né grossolanità né disorganizzazione. Significa che un ventenne (il Presidente) vi accoglierà all’ingresso, vi darà il programma e vi chiederà, all’uscita, se il concerto vi sia piaciuto, e se voi rispondete di sì avrete avuto il piacere di provocare un ingente rilascio di serotonina a uno che potrebbe essere vostro fratello o figlio o nipote. Significa che un trentenne (il Direttore artistico) vi dirà due parole d’introduzione sui brani in programma, scusandosi per il suo «italiano imperfetto», che ovviamente è perfetto, e per una tendenza auto-attribuita alla prolissità, che ovviamente è giustificata quando si dicono cose interessanti, come fa lui. Significa che, nella stagione presente, troverete anche un attore (Pasquale Buonarota) che vi metterà nell’umore giusto per l’ascolto attraverso alcune terzine del massimo poeta italiano. Arriverà infine la musica, e ciò significa che dei musicisti giovani e belli, spesso ai primi contatti col pubblico (perché questo è uno degli scopi dell’associazione: introdurli al mondo del lavoro, far fare loro esperienza, farceli conoscere), suoneranno per voi con la cura di chi fa un mestiere che non è ancora diventato routine. Se poi suonano, nel caso specifico, due brani intelligentemente accoppiati come il Langsamer Satz di Anton Webern e il Quartetto per archi in la minore di Johannes Brahms, la vostra coscienza, riportata ai versi di Dante, si chiederà: «e se non piangi, di che pianger suoli?». Se qualcuno sbaglia una nota ve ne fregherete perché siete in piena tempesta emotiva e perché, appunto, siamo in famiglia; se capita un problema tecnico, gli esecutori si atterranno eroicamente a «the show must go on», il Direttore artistico lo risolverà in un lampo e alla fine il Presidente liquiderà il disguido con una battuta. E se, dopo aver applaudito i musicisti – che qui erano i bravissimi Davide Torrente, Sofia Gimelli, Carlo Bonicelli, Chiara Piazza e insieme si chiamano Quartetto Eridano – all’uscita lasciate «un obolo» (cit. del Presidente) dentro una busta che avrete trovato dentro al programma (per ribadire l’understatement), potrete tornare in strada consapevoli che, se un tram vi investe in pieno, l’ultima cosa che avete fatto è stata una Buona Azione, e San Pietro ne terrà conto. Già, perché i concerti sono a ingresso gratuito. A ricordarci che l’arte dev’essere, sì, alla portata di tutti, ma che ha bisogno di denaro per andare avanti. Non capita tutti i giorni che in città ne nasca un nuovo ricettacolo: visitatelo, godetevelo e, se vi piace, aiutatelo.

Sito ufficiale: www.cmensemble.com