MUSIDAMS CONSIGLIA: I 10 MIGLIORI SINGOLI DI APRILE

Dieci proposte d’ascolto tra i migliori singoli usciti nel mese di aprile, secondo Musidams.

Briciole – Ginevra

Con questo singolo Ginevra si riconferma tra le artiste più interessanti della nuova scena musicale italiana. Il contrasto tra il giro di chitarra grezzo ma accogliente e la base trascinante accompagnano perfettamente un testo che descrive la sensazione di perdersi all’interno di una relazione. Attenzione: l’ascolto del brano può creare dipendenza.   
28/30

More Love – Moderat

A seguito di un periodo di pausa durato quasi cinque anni, i Moderat sono tornati in grande stile per la gioia di tutti noi. Dopo l’annuncio del quarto album previsto per il 13 maggio 2022, il gruppo ha allietato questo mese i suoi fan con il terzo singolo estratto dal loro ultimo progetto. Un inno alla vita in chiave pop/sperimentale come solo i Moderat sanno fare.
29/30

Free In The Knowledge – The Smile

L’inconfondibile voce eterea di Thom Yorke viene supportata da un tappeto sonoro e un’orchestrazione in pieno stile Jonny Greenwood. Si tratta di un brano eseguito in live da Thom qualche mese addietro, arrangiato e presentato in versione studio in occasione dell’album in uscita del gruppo. Chi dice di non essersi commosso all’ascolto probabilmente mente.
29/30

Considerando – Fuera, BLUEM

Le sonorità del flamenco si sposano con versi malinconici in un pezzo che comincia a farci sentire il profumo dell’estate in questo aprile uggioso. Da tenere d’occhio, potremmo sentirlo in radio nelle prossime settimane.
26/30

Bad Life – Sigrid, Bring Me The Orizon

Una ballad di cui forse avevamo bisogno in questo periodo di confusione e sconforto generale. Sigrid e Oliver ci ricordano che non sarà sempre così. In fondo, come cantano nel ritornello, «è solo una brutta giornata, non una brutta vita».
26/30   

A cura di Alessandra Mariani

Zick Zack – Rammstein

Secondo singolo che anticipa il nuovo album Zeit, il brano è l’opposto della title-track uscita a marzo: se quest’ultima è lenta e magniloquente, “Zick Zack” si presenta come la classica fusione tra disco e metal tanto cara al gruppo tedesco. Spicca il ritornello, dove la voce profonda e sardonica di Till Lindemann si alterna a un synth che ricorda “Funkytown” dei Lipps Inc. A contornare il tutto, un testo (e anche un video) grottesco che si prende gioco della chirurgia plastica.
27/30

Conspiranoia – Primus

Mentre girano il mondo suonando A Farewell to Kings dei Rush, i Primus si fanno prendere dal loro lato più progressive, pubblicando un brano di 11 minuti, infuso di Pink Floyd, Yes, King Crimson, e la loro estetica weird. “Conspiranoia”, come accade spesso nelle loro canzoni, è una parata di personaggi bislacchi che questa volta si fanno profeti dalle paranoie cospirazioniste, finendo per isolarsi dalla società o all’ospedale. È una satira evidentissima, scandita da groove tra lo psichedelico e il forsennato.
27/30

Chaser – KORDA

Dalle atmosfere tetre e malinconiche dei Katatonia, il vocalist Jonas Renske si unisce a Joakim Karlsson e Anders Eriksson, dando vita al side project KORDA. “Chaser” è il loro terzo singolo, un brano di synth pop cadenzato, dove la voce appassionata di Renske si sposa perfettamente all’arrangiamento elettronico ed energico della strumentazione.
28/30

Free – Florence + The Machine

Quarto singolo che anticipa Dance Fever, Florence + The Machine sprigionano un’energia accattivante. La voce di Florence Welch narra di un’oppressione interiore che viene sconfitta dall’atto più liberatorio che c’è: la danza. Il brano si fa, così, coerente con il titolo del disco da cui è tratto, e con l’ossessione di Welch per la choreomania e il linguaggio del corpo. Piacevolissima la distorsione presente nel brano, che gli dà una marcia elettrica in più.
28/30

Nightingale – Haken

Il sestetto britannico degli Haken torna alle atmosfere jazz dopo le prove aggressive di Vector e Virus. Complice l’entrata nel gruppo di Peter Jones a sostituzione di Diego Tejeida alle tastiere, “Nightingale” non si dimentica delle chitarre a otto corde, ma le accompagna con intuizioni melodiche e ritmiche molto più mature rispetto ai dischi precedenti. Con un testo ispirato alla fiaba “L’usignolo” di Hans Christian Andersen, il brano si afferma come un ascolto intrigante, divertente e imprevedibile, rendendo l’attesa del loro settimo album molto sentita.
29/30

A cura di Mattia Caporrella

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