Lo scorso 19 aprile Motta ha radunato alle OGR un pubblico che non si è lasciato fermare dai festeggiamenti di Pasquetta del giorno precedente, ma che, al contrario, era prontissimo a scatenarsi ad un concerto.
Il cantautore toscano sta girando l’Italia in tour, fresco della pubblicazione del nuovo singolo “Caro fottutissimo amico” – canzone nata dalla collaborazione con gli Zen Circus -. Il fatto che il suo ultimo album Semplice sia uscito circa un anno fa permette a Motta di sperimentare e spaziare tra la sua discografia, portando al pubblico brani che non suonava live da tempo.
All’apertura dei cancelli i fan di Motta si sono diretti di corsa verso la transenna per ottenere un posto tra le prime file. Una volta giunti sottopalco gli spettatori aspettano con trepidazione l’inizio del live. Le luci si tingono di rosso, il cantautore sale sul palco e l’atmosfera inizia a scaldarsi.
Motta stupisce aprendo il live con “Prenditi quello che vuoi”, uno dei brani meno noti dell’album di debutto La Fine Dei Vent’anni (2016). Il polistrumentista si mostra di poche parole tra un pezzo e l’altro, ma avvisa i presenti che il concerto durerà a lungo: «Le facciamo tutte, sarà un sequestro di persona», afferma tra le risate generali. I fan gioiscono per le numerose canzoni che si susseguono e apprezzano il sound alternative rock, a tratti elettronico, dei musicisti che lo accompagnano.
Motta è un animale da palcoscenico: salta da una parte all’altra, scuote la chioma riccia mentre percuote i tamburi con le bacchette, incita il pubblico a cantare ancora più forte, si inginocchia per lasciarsi andare durante le parti strumentali dei brani. Ogni centimetro di palco viene calpestato dal cantautore, che, quando non si scatena, imbraccia la chitarra e suona in acustico, creando un’atmosfera raccolta, impreziosita dai testi introspettivi delle sue canzoni. Due dei momenti più memorabili del live sono quando invita i fan a sedersi per terra per ascoltare con ancora più trasporto il brano “La Fine Dei Vent’anni” e quando sorprende con “Fango”, un brano dei Criminal Jokers, la sua band precedente all’esperienza solista, che solo i fan più affezionati ricordano.
A concerto finito, un emozionato Motta ringrazia e promette al pubblico torinese di tornare presto, lasciando intendere ai più attenti che potrebbe annunciare a breve un tour estivo. Il cantautore lascia il palco tra gli applausi degli spettatori, che escono dal locale con il passo lento di chi vorrebbe che il live ricominciasse da capo per rivivere ogni emozione.
A cura di Martina Caratozzolo