FolkClub di Torino: uno sguardo sugli appuntamenti della XXXII stagione
Il FolkClub di Torino annuncia la XXXII edizione della sua stagione, con 34 concerti a cadenza settimanale dal 26 settembre 2019 al 13 maggio 2020, lasciandosi ispirare da una ricca varietà suggestioni sonore provenienti da scene contemporanee jazz, etnica, folk, e da attesi ritorni, quali quello del jazzista Paolo Fresu.
Ad aprire la stagione 2019-2020 sarà lo spettacolo Peppe Servillo Italian Portraits Orchestra, già apprezzato dal pubblico londinese lo scorso anno, ora per la prima volta in Italia all’interno della rassegna jazz RadioLondra. “La scelta di aprire il 26 settembre con RadioLondra non è casuale” ammette il direttore artistico Paolo Lucà, segnalando che l’iniziativa, ideata con Enzo Zirilli nel 2009 allo scopo di portare a Torino realtà importanti della scena musicale londinese, arriva oggi al suo decimo anno di vita. Per la stessa rassegna saranno ospitati sul palco Ian Shaw, Rachel Gould & Renato D’Aiello Quartet e African Flowers, progetto presentato dal trombettista inglese Byron Wallen, Ares Tavolazzi e Enzo Zirilli, in omaggio alle sonorità jazz-africane del gruppo Brotherhood of Breath.
L’altra rassegna decennale all’interno della stagione del FolkClub, Buscadero Nights, dedicata a folksinger di provenienza americana e anglofona, sarà inaugurata il 25 ottobre. L’apertura spetterà a Eric Andersen. Ad accompagnarlo, la violinista Scarlet Rivera, recentemente vista nel documentario Rolling Thunder Revue – A Bob Dylan Story By Martin Scorsese ad opera del regista statunitense.
La rassegna proseguirà a dicembre con la celebrazione dei vent’anni di attività, in Italia, del cantautore canadese Bocephus King e con l’esibizione, il 13 febbraio (ancora da confermarsi), di Ian Noe, considerato astro nascente del songwriting americano. Altri ospiti saranno Doug Seegers, Thom Chacon e James Maddock, accompagnato da Brian Mitchell e David Immergluck.
Tornano poi la collaborazione con l’Associazione Xenia Ensemble per il Festival EstOvest e con l’Associazione Arte Y Flamenco per la rassegna Tablao d’Autore.
Al di fuori delle rassegne, troviamo due concerti definiti dal direttore artistico “fiori all’occhiello” della stagione: da una parte il ritorno, dopo 12 anni, di Paolo Fresu, accompagnato da un’altra grande personalità del jazz contemporaneo, Uri Caine; dall’altra, la cantante, banjoista e violinista folk americana Rhiannon Giddens, assieme a Francesco Turrisi nella presentazione dell’album There Is No Other.
Altra ospite del FolkClub sarà Giovanna Marini, musicista, cantautrice e ricercatrice etnomusicale, in occasione dello spettacolo Sento il rombo del cannone, firmato da Franco Castelli e Emilio Jona e interpretato dai Blu L’Azard. A marzo il palco accoglierà poi LinguaMadre: il Canzoniere di Pasolini, produzione originale di Premio Loano, Premio Parodi e festival Mare e Miniere incentrata sul Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini, con quattro giovani musicisti (Duo Bottasso, Elsa Martin e Davide Ambrogio).
Il cartellone si chiude infine con un’incognita: l’ultimo concerto di maggio che, promette Paolo Lucà, offrirà una degna conclusione alla trentaduesima stagione.
Il FolkClub – spiega Lucà – si regge grazie al lavoro dei volontari e al supporto della Regione Piemonte; con i ringraziamenti, c’è anche l’auspicio di una nuova collaborazione con la Città di Torino.
L’intera stagione e tutte le informazioni sono disponibili sul nuovo sito, arricchito da un archivio concerti che copre l’intero arco di attività del FolkClub. A breve, annuncia infine Lucà, sarà disponibile un’app che permetterà di gestire al meglio le prenotazioni. Confermato lo sconto del 50% sul biglietto destinato agli under30.
A cura di Zeno Slaviero