Sono due compositori ‘proverbialmente opposti’: un diffuso luogo comune vuole infatti che Mendelssohn sia quello leggero e Bruckner quello pesante. Quest’ultimo pregiudizio è addirittura tanto radicato da ridurre il pubblico dell’Auditorium Arturo Toscanini a un terzo della sua capienza, la sera dell’8 maggio in cui Marc Albrecht ha diretto l’OSN Rai nel Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Felix Mendelssohn-Bartholdy (al pianoforte Martin Helmchen) e la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner. Eppure, l’impressione al termine del concerto era che i due attributi fossero al contrario: un Mendelssohn pesante e un Bruckner leggero.
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Kirill Petrenko a Torino con Beethoven e Strauss
Qualche parola per registrare l’enorme successo di Kirill Petrenko a Torino, che ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella Terza sinfonia “Eroica” di Ludwig van Beethoven e nel poema sinfonico Ein Heldenleben (Vita d’eroe) di Richard Strauss.
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Abbiamo incontrato Luca Valentino, regista e insegnante di Arte Scenica presso il Conservatorio di Alessandria, che ci ha parlato della sua messinscena, al Teatro Regio, di Pinocchio di Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron.
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Uno degli spettacoli di punta del Teatro Regio, quest’anno, è senza dubbio Rigoletto, ultimo titolo della ‘trilogia popolare’ di Giuseppe Verdi rappresentato sul palco torinese (ma primo ad essere composto, e del perché di quest’ordine si parlerà più avanti), che attira intorno a sé motivi d’interesse dovuti principalmente alla regia firmata da John Turturro, celebre attore hollywoodiano di formazione teatrale, volto e voce di registi quali Woody Allen, Martin Scorsese, Spike Lee e i fratelli Coen, al suo debutto nel mondo dell’opera. Continua la lettura di Rigoletto al Teatro Regio: incontro coi protagonisti
Il trovatore al Teatro Regio di Torino
Che per il pubblico italiano il nome di Giuseppe Verdi sia immediatamente riconosciuto come parte di un patrimonio condiviso di hit-parade mai tramontate, come le canzoni di Mina o Domenico Modugno, è qualcosa di talmente assimilato che spesso finiamo per dimenticarcene. Eppure, quante volte abbiamo sorpreso qualcuno (o ci siamo sorpresi) a canticchiare «La donna è mobile» o a fischiettare «Libiamo ne’ lieti calici»? Per non parlare delle pubblicità e delle parodie. Il fatto è che, se è vero che l’umanità intera piange ed ama con la voce di Verdi (come scrisse Gabriele D’Annunzio), noi italiani Verdi ce lo abbiamo nel sangue, che ci piaccia o no. Continua la lettura di Il trovatore al Teatro Regio di Torino
Aspettando il Trovatore
Entrando nel foyer del Teatro Regio, la mattina del 3 ottobre, per assistere alla conferenza di presentazione del titolo inaugurale, vediamo campeggiare la grande locandina dello spettacolo che aprirà la stagione d’opera e balletto 2018-2019. Sfondo nero, scritte bianche, al centro una grande rosa incendiata e sotto di essa una citazione: “Ah, l’amorosa fiamma/ m’arde ogni fibra”. Continua la lettura di Aspettando il Trovatore