La XXIII edizione in live streaming
Con una proiezione del logo in Piazza Caduti per la Libertà, al grido di «Moncalieri Jazz 2020 Vive!!» si annuncia che quest’anno, nonostante tutto, la XXIII edizione del Festival si farà. In questo momento difficile in cui tante rassegne artistiche e tanti festival sono stati cancellati, il Festival, sotto la guida del direttore artistico Ugo Viola, avrà luogo, con tutti i rischi e le problematiche che ne derivano.
A differenza del Torino Jazz Festival, che ha avuto modo di reinventarsi all’ultimo momento con il Torino Jazz Cl(h)ub, organizzando concerti in piccoli locali limitati a poche persone, la formula scelta per il MJF si è dovuta riversare sul live streaming.
Per ovvi motivi di disposizioni governative e di sicurezza, “Aspettando il Festival…”, il format che precede solitamente il MJF con incontri, cene e concerti a tema jazz, non si farà e il Festival sarà solamente dall’11 al 15 Novembre, gratuitamente in streaming per tutti.
Diversamente dagli anni precedenti, nella sua prima serata il Moncalieri Jazz Festival comincerà con un progetto che vuole avvicinare jazz e religiosità dal titolo “Anime Jazz”, presso la Collegiata Santa Maria della Scala di Moncalieri, con una performance che trae ispirazione dai testi di Ildegarda di Bingen, la santa monaca musicista del Medioevo tedesco; segue l’evento un tributo al sassofonista John Coltrane, uno dei massimi studiosi della religiosità musicale nel versante jazz.
La serata successiva sarà riservata ai “Giovani Talenti”, mentre le ultime tre serate saranno dedicate al tributo di tre grandi personaggi: Charlie Parker, Renato Carosone col suo swing napoletano e infine Federico Fellini e il suo cinema.
«Quello di oggi è il primo passo verso una manifestazione che non si arrende», si legge sulla pagina Facebook del Moncalieri Jazz Festival. «Vivere, poter credere nella musica ma soprattutto nel Jazz come mezzo di espressione e bellezza per una città che ama la parola “rispetto” e nello stesso però cerca di non arrendersi».
La pandemia sta mettendo a dura prova il settore dello spettacolo: questi sono gli esempi di chi non si vuole arrendere. Potrebbe essere questo un format da cui ripartire?
Grazieeee anche a Voi per averci sostenuto con la comunicazione quanto mai oggi importantissima !!!
Ugo Viola