Presentata al Teatro Vittoria la prossima stagione dell’Unione Musicale
L’Unione Musicale, punto di riferimento a Torino per la musica da camera (soprattutto, ma non solo), ha presentato il cartellone della stagione concertistica 2019/2020 mercoledì 22 maggio al Teatro Vittoria, nel foyer del quale campeggia tuttora un lungo striscione che si estende per due rampe di scale, e che altro non è che un elenco di tutti i 600 e più Lieder composti da Franz Schubert. Anche quest’anno, infatti, prosegue il progetto pluriennale della Schubertiade, e un vanto dell’Unione Musicale è proprio quello di essere l’unico ente in Italia a proporre l’esecuzione integrale di tutti i Lieder del grande compositore austriaco. Ma è solo una delle molte proposte che il direttore artistico dell’Unione Musicale, Giorgio Pugliaro, ha elencato nel corso della conferenza, dopo i saluti e i ringraziamenti del presidente Angelo Benessia.
Innanzitutto nel 2020 ricorreranno i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, anniversario giustissimamente festeggiato ovunque sul pianeta con celebrazioni ed eventi e monografie e cicli e retrospettive e omaggi di vario genere. L’Unione Musicale non è da meno, e sebbene Pugliaro dichiari subito che la stagione ventura non sarà tutta ‘all’insegna di Beethoven’, ci saranno diversi concerti specificamente dedicati a lui. Si concluderà il ciclo delle Sonate per violino e pianoforte, iniziato nella stagione scorsa, che verrà portato a termine da Francesca Dego e Francesca Leonardi in due serate. Poi ne cominceranno due nuovi, che proseguiranno (auspicabilmente) nelle stagioni future: il ciclo delle Sonate per pianoforte (tra le quali, quest’anno, Gli addii e l’Appassionata) eseguito da Pietro De Maria, e il ciclo delle composizioni per Trio, affidato al Trio di Parma. Un ultimo ciclo, che si esaurirà in due concerti nella stessa serata, sarà quello dedicato ad alcune composizioni beethoveniane per violoncello e pianoforte, ossia le cinque Sonate e le sette Variazioni sul tema “Bei Männern, welche Liebe fühlen” dal Flauto Magico di Mozart, suonate da Nicos Altstaedt e Alexander Lonquich.
Tra i molti artisti presenti nei concerti in programma: Alexander Romanovsky, che inaugurerà la stagione con un concerto tutto dedicato a Chopin; Alexandre Tharaud, grande pianista distintosi in particolare nel repertorio barocco francese (infatti Rameau farà parte del suo programma); Ivo Pogorelich in una delle sue ormai rare esibizioni pubbliche; Benedetto Lupo e il Quartetto Delian in una serata dedicata, più che a Bach, alle lettere del suo nome (le lettere B-A-C-H corrispondono, in notazione alfabetica, alle note Si bemolle-La-Do-Si, e formano un tema sul quale diversi musicisti hanno composto delle pagine); Ian Bostridge che, accompagnato al pianoforte dalla torinese Saskia Giorgini, canterà Lieder di Schumann, Brahms e Britten. Il concerto di chiusura, con programma ancora da definire, vedrà come protagonisti il violinista Maxim Vengerov e la pianista Polina Osetinskaya.
Anche quest’anno si conferma costante l’attenzione dell’Unione Musicale nei confronti delle ultime generazioni: molti dei concerti sono pensati per lanciare giovani talenti, e diverse sono le iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi. Prosegue inoltre l’interessante progetto Short Track: mini concerti di mezz’ora coi brani più famosi del repertorio classico, con chiacchierata con gli esecutori annessa. Infine, un nuovo progetto che sarà inaugurato nella stagione 2019/2020 sarà Camera delle meraviglie: 6 concerti, indirizzati a tutti coloro che vogliono scoprire di più sul repertorio cameristico, nei quali le composizioni eseguite saranno spiegate e commentate dialogando con il pubblico.
Sommando tutto ciò, la prossima stagione dell’Unione Musicale coprirà in tutto oltre 130 appuntamenti: un’offerta vastissima e, da quello che promette il programma, anche di grande interesse.